E poi venne il silenzio – (2009)
Alba del 12 agosto 1944. La furia nazifascista colpisce il piccolo e indifeso paese di Sant’Anna di Stazzema in Toscana. Senza un motivo, senza un perché. Centinaia di vite perse in poche ore: donne, bambini e anziani.
Non una rappresaglia, ma un vile atto di terrorismo. Un crimine contro l’umanità, seguito da un colpevole silenzio di quasi sessant’anni, con l’occultamento dei dossier relativi alle stragi nazifasciste in un armadio del Tribunale militare di Roma.
E POI VENNE IL SILENZIO è il racconto di questa triste pagina della Storia italiana, narrata attraverso l’emozionante ricordo dei sopravvissuti, con l’aiuto di fedeli ricostruzioni di fiction interpretate da attori, ma anche da alcuni dei superstiti dell’eccidio insieme ai loro figli e ai loro nipoti.
Un documentario per ricordare e non dimenticare mai più!
Prodotto da
11 MARZO FILM
In collaborazione con
RAI CINEMA E SPAGHETTO FILM
FILM DI INTERESSE CULTURALE NAZIONALE SOSTENUTO DA MINISTERO DEI BENI CULTURALI
Cast
Hanno partecipato alle ricostruzioni storiche anche alcuni dei sopravvissuti
del 12 Agosto 1944 insieme ai loro figli e ai loro nipoti.
Ennio Navarri Alessandro Pierini
Don Innocenzo Lazzeri Fabrizio Brandi
Genny Bibolotti Livia Urošević Corsi
Partigiano Biondo Simone Fulciniti
Cristina Ardemanni Eleonora Zacchi
Partigiano con i baffetti Matteo Micheli
Capo partigiano Riccardo De Francesca
Ragazzina bruciata Marina Barberi
Milena Bernabò Valentina Bottari
Jole Bernabò Barbara Ravazzi
Mario Ulivi Federico Bacci
Lina Antonucci Martina Pierini
Mauro Pieri Lorenzo Pierini
Signora Mutti Ada Doria
Signora Albertina Veronica Tecce
Funzionazio Procura Militare Amedeo D’Amico
Scritto e Diretto
Irish Braschi
Fotografia
Daniele Poli
Musiche
Alessandro Moro
Edizioni Musicali C.A.M. Srl
Costumi
Florence Emir
Scenografia
Yasmine Liguori Cinzia Landucci
Montaggio
Desideria Rayner
Sound Designer
Alessandro Cardellini
Colorist
Francesco Struffi
Aiuto Regia
Chiara Giovagnoni
Organizzazione
Raffaele Manzollino Carlo Corbucci
Produttore
Matteo Levi